Racconto

Martedì scorso siamo partiti presto, con Barbara e suor Cristina, in direzione Roma Fiumicino per andare ad accogliere Farzad e Fareshta, la coppia di profughi afgani che ospitiamo nella nostra comunità; insieme a loro è arrivata un’altra coppia, Mustafa e Fawzia, e una ragazza giovane, Safia, sempre profughi afgani. Quando ci siamo incontrati i sorrisi di gioia erano contagiosi, ci siamo salutati in inglese ma una frase che Farzad ha detto ci ha aperto il cuore: “siamo in Italia e vogliamo parlare in Italiano” … infatti tutti loro hanno studiato italiano su una piattaforma di e-learning e riescono a farsi ben comprendere, poi quando serve un pò di inglese aiuta sempre … dopo qualche peripezia abbiamo preso il treno veloce che ci riportava a Milano; una volta sistemati ai propri posti sono “crollati” e hanno dormito tutto il viaggio … vederli faceva molta tenerezza … ma un’altra cosa ha attirato l’attenzione: tutti loro sono arrivati con delle grandi valigie molto pesanti, molto più pesanti dei vestiti che trasportavano … si, quelle valigie rappresentano la loro vita sino a questo momento, sono di un peso incalcolabile per noi perché sono cariche di esperienze, ricordi, emozioni, gioie, tristezze ma, soprattutto, della propria Patria che non possono vivere; in poche parole, hanno racchiuso la loro vita sino ad oggi in queste valigie...questo mi ha fatto molto riflettere. Nei giorni seguenti ci siamo occupati degli aspetti burocratici e di nuovo un altro particolare ha attirato la mia attenzione: hanno preparato due cartelle, una per ciascuno, con i vari documenti e hanno apposto una etichetta all’esterno con il proprio nome e come indirizzo Figino-Italy … questa cartelletta era stata preparata prima della partenza … la prima frase che ci ha detto Farzad, le valigie e la piccola etichetta sulle cartellette sono elementi legati tra loro e mostrano che nonostante le atrocità della guerra un cuore pronto ad accogliere e donare riesce a riportare il sorriso e a far sentire di nuovo benvenuti i nostri fratelli … questa esperienza sta donando ed insegnando molto anche a noi ed è meraviglioso come vi sia questo scambio reciproco.

 

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